“Così noi e voi costituiremo e governeremo la città da svegli e non già sognando”.
Platone
Questa sezione ospita il percorso effettuato da Agorà, la scuola di formazione politica e sociale della Diocesi di Città di Castello sorta nel 2007 per iniziativa dell’Ufficio per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato della Diocesi di Città di Castello. È nata come tentativo di rispondere alle richieste, fatte da più parti, di una rinnovata “presenza”, una “presenza qualificata”, dei cattolici nella vita sociale e politica del paese. A partire dal 2012, nell’intento di dare al proprio percorso un taglio maggiormente culturale, Agorà ha avviato la collaborazione con Stromata. Tale contatto ha permesso quindi una maggiore apertura dell’esperienza di Agorà, peraltro ripresa anche dall’Ofs Polis.
In sintesi, questi gli obiettivi principali del percorso di formazione proposto da Agorà:
dare una formazione di base che possa servire a quanti (e in particolare i giovani) vogliano vivere in maniera più consapevole e attenta la loro “presenza” e testimonianza cristiana nei vari gruppi-associazioni e nella società;
mostrare il valore universale dei principi contenuti nella Dottrina Sociale della Chiesa e individuare “luoghi e momenti” di “radicamento” della nostra storia, della nostra società e delle nostre istituzioni nei principi e valori contenuti nella Dottrina stessa; in questo senso soprattutto, la proposta formativa non è rivolta soltanto ai cristiani che intendono crescere e maturare in un consapevole impegno cristiano, ma anche a quanti, pur non cristiani, vedono nella DSC un riferimento culturale che è patrimonio fondamentale della nostra storia e della nostra cultura;
formare persone che garantiscano una presenza qualificata, capace di concorrere al bene comune della “nostra polis”, impegnandosi nelle istituzioni e nelle diverse realtà politiche del territorio, e cercando gli spazi di un possibile ri-coinvolgimento o partecipazione: su questo è necessaria una condivisione e una crescita insieme.
La scuola si è qualificata, da una parte, come occasione per la crescita della comunione ecclesiale, in un ambito tanto delicato quanto fondamentale quale quello della dimensione politica e sociale; dall’altra si è configurata come “luogo di incontro-dialogo” e apertura a quanti (credenti e non) intendono confrontarsi su tematiche fondanti lo stesso impegno sociale e politico.
Le riflessioni si sono concentrate sulla concezione della persona contenuta nella DSC: la persona intesa come identità, totalità e apertura agli altri è ciò che prima di tutto va salvaguardato nel confronto politico e nella vita sociale. La stessa DSC si presenta quale “luogo di incontro” in cui, i credenti possono riconoscere linee fondamentali per la propria azione politica e sociale, e i non credenti possono riconoscervi un patrimonio culturale con il quale confrontarsi.