“Si può conoscere gli uomini se mentre li si osserva dall’esterno si riesce a trasferire in essi la propria anima”.
S. Weil
La presente sezione raccoglie i contributi che si occupano di Uomo, Culture e Relazione. Considerando l’istanza contemporanea della crisi dell’umano, visibile nella paradossale carenza di sue definizioni condivise a cui fa da contraltare una sempre più marcata moltiplicazione delle sue manifestazioni plurali e frammentate, l’obiettivo è quello di riportare la questione antropologica al centro dell’indagine, sollevando una domanda articolata e complessiva sull’umano in questione.
I contributi propongono diverse prospettive per riqualificare il tema della dignità dell’umano, indagato in maniera interdisciplinare per la sua risonanza etica, formativa, evolutiva, scientifica, politica ed economica. Scopo primario è, quindi, promuovere un dialogo “a più voci” sull’Uomo e sul problema del fondamento dell’Intersoggettività.
Il punto di vista filosofico introduce ad una profonda revisione del concetto di Umanesimo, oggetto oggi di un dibattito sempre più ampio e generalizzato. L’approccio psicologico pone attenzione al ruolo delle relazioni interpersonali nello sviluppo del Sé, considerando sia le differenti fasi del ciclo vitale sia l’influenza delle determinanti culturali. Un ulteriore apporto è fornito dal punto di vista scientifico-tecnologico che si interroga sul ruolo e la definizione di umano nell’ambito delle innovazioni tecnologiche e dei nuovi paradigmi scientifici. Infine una considerazione di tipo economico e politico affronta i tre temi, Uomo Culture e Relazione, inquadrandoli nella sfera della prassi. Vengono così messe a fuoco le tematiche inerenti il contesto comunitario, sociale e culturale.
È in questo orizzonte che si inscrive la collaborazione di Stromata con il Centro Interdipartimentale di ricerca Uomo, culture e relazione (International Human-being Research Center). Costituitosi presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze umane, sociali e della formazione (FISSUF) dell’Università degli Studi di Perugia, è frutto della collaborazione di quattro Università e Istituti Universitari, che definiscono altrettante Unità del Centro. Queste sono: il Dipartimento di Filosofia e Scienze sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, l’Université Catholique de Lyon, la Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro, l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano.
LABORATORI IHRC
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Arte e riconoscimento dell’umano, un dialogo TRA saperi | IL CONVEGNO
Si è svolto nelle giornate del 7-8 maggio il Convegno internazionale di studi dal titolo Arte e riconoscimento dell’umano, un dialogo TRA saperi, promosso dal centro studi International Human-being Research Center (IHRC), del Dipartimento Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli studi di Perugia, che coinvolge Università di diversi Paesi.
Le due giornate di riflessione sono state una tappa importante nel percorso di ricerca portato avanti da studiosi di diversi ambiti disciplinari che dal 2020 si incontra regolarmente per confrontarsi sul valore del “dato dell’arte”, quale luogo di riconoscimento dell’umano. Un gruppo che sta lavorando alla definizione di un manifesto, con l’intento di unire programmaticamente le differenti prospettive e letture che animano il percorso di ricerca, che i numerosi interventi in occasione del convegno hanno contribuito a mettere in luce.
Un dialogo tra saperi, a partire da un interesse comune per l’arte e per il suo “fare”, che non si situa soltanto dal lato dell’artista e della sua capacità creativa, ma anche nel fruire l’opera, non come pura contemplazione bensì azione e relazione: nella creazione come nella fruizione dell’arte si apre un vero e proprio orizzonte ermeneutico. È il cuore dell’ontologia relazionale che qualifica la prospettiva indicata nella quale si supera l’alternativa tra spettatore e artista, per dare luogo all’arte quale presenza attuale, spazio indefinitamente aperto e infine quale dato relazionale originario.
Sono intervenuti: Massimiliano Marianelli (coordinamento del progetto), Università degli Studi di Perugia; Alvaro Abellán, Universidad Francisco de Vitoria (Madrid); Luca Alici, Università degli Studi di Perugia; Jeannerod Aude, Université Catholique de Lyon; Cecilia Avenatti de Palumbo, Pontificia Universidad Católica Argentina (Buenos Aires); Filipe Campelo, Universidade Federal de Pernambuco; Alessandro Clemenzia, Istituto Universitario Sophia (Loppiano); Giuseppe D’Anna, Università Cattolica di Milano; Emilio Delgado Martos, Universidad Católica de Valencia; Gianluca Garelli, Università degli studi di Firenze; Guillermo Gómez-Ferrer Lozano, Pontificia Universidad Católica Argentina (Buenos Aires); Javier Roberto González, Universidad Católica Argentina (Buenos Aires); Domingo Hernández, Universidad de Salamanca; Catalina Martin Lloris, Universidad Católica de Valencia; Fabio Marcelli, Università degli Studi di Perugia; Claudia Mazzeschi, Università degli Studi di Perugia; Serena Meattini, Università degli Studi di Perugia; Marco Martino, Istituto Universitario Sophia (Loppiano); Marco Moschini, Università degli Studi di Perugia; Chiara Pesaresi, Université Catholique de Lyon; Silvia Pierosara, Università degli studi di Macerata; Franco Reynner, Universidad de Salamanca; Orsola Rignani, Università degli studi di Firenze; Paolo Valore, Università degli studi di Milano; Dominique Vinay, Université Catholique de Lyon; Christine Zyka, Newman Institute for Catholic Studies (Upsala).
Sono intervenuti anche dottorandi e giovani ricercatori: Andres Calderon (Università degli Studi di Perugia); Ivana Brigida d’Avanzo, (Università degli Studi di Perugia); Benedetta Sonagli (IUS Sophia, Università degli Studi di Perugia); Mary Elisabeth Trini (Università degli Studi di Perugia).
Tutte le sessioni del convegno sono visibili ai link seguenti:
- Introduzione e prima sessione: Sul luogo del riconoscimento: la dinamica dell’ascolto tra silenzio e arte
- Il dato dell’arte: riconoscimento, cultura e incontro dell’altro
- Il riconoscimento dell’altro e del sacro
- Sul luogo del riconoscimento: arte e natura
- Riconoscere e riconoscersi nell’arte: narrazione e dinamica del riconoscimento delle produzioni artistiche e letterarie
- I luoghi del riconoscimento. arte e cittadinanza: le relazioni
- I luoghi del riconoscimento. Arte e cittadinanza: le storie. Conclusioni aperte su “Arte e riconoscimento”